
In tempi difficili la scelta è esserci
Quando il presente ci spaventa, la tentazione è quella di allontanarci. Di spegnere la TV, evitare le notizie, chiudersi in un privato che sembra più sicuro.
Ma è proprio nei momenti più difficili che partecipare diventa un dovere civile.
La politica non è qualcosa che ci scorre accanto: è ciò che decide la qualità delle nostre scuole, delle nostre cure, del nostro futuro.
Chi si allontana lascia spazio a chi urla di più, a chi semplifica, a chi costruisce un potere senza confronto.
Partecipare vuol dire occuparsi della cosa pubblica anche senza avere una tessera, mettersi in gioco, discutere, cercare soluzioni.
Vuol dire smettere di aspettare che siano “altri” a occuparsene.
Vuol dire essere un “più uno”: aggiungersi, esserci, contare. Un valore aggiunto a un progetto comune di società. Perché la partecipazione è il ponte tra l'individuo e il futuro, costruito insieme.
Perché la democrazia non è mai definitiva. Va nutrita ogni giorno, con pazienza e coraggio. E non c’è tempo migliore di questo, proprio questo, per iniziare.
#piùuno #uguaglianza #futuro