LE RADICI DEVONO AVERE FIDUCIA NEI FIORI

LE RADICI DEVONO AVERE FIDUCIA NEI FIORI

“A tutti i giovani raccomando: aprite i libri con religione, non guardateli superficialmente, perché in essi è racchiuso il coraggio dei nostri padri.”(Alda Merini).


I giovani sono la nostra risorsa più preziosa, eppure troppo spesso sono quelli che pagano il prezzo più alto delle decisioni politiche. La loro energia, le loro idee e la loro determinazione sono un vero motore di cambiamento, ma troppo spesso il sistema non dà loro le opportunità che meritano. Negli Stati Uniti, ad esempio, le restrizioni sugli atenei stanno creando barriere sempre più alte all’accesso all’istruzione, lasciando molti giovani con un futuro incerto.

Anche in Italia le difficoltà dei ragazzi a realizzarsi sembrano più grandi delle possibilità a loro offerte. Negli ultimi anni, il nostro Paese ha visto un aumento dell’emigrazione giovanile, con circa 100.000 giovani che hanno scelto di trasferirsi all’estero per cercare opportunità lavorative e di vita migliori. Nel 2023 circa 21.000 di età compresa tra i 25 e i 34 anni hanno lasciato l’Italia, segnando un aumento del 21% rispetto all’anno precedente: di questi, oltre la metà possedeva un titolo di studio universitario. Questo fenomeno è sicuramente una perdita culturale e di futuro, ma è anche il segnale che bisogna subito costruire una società più giusta in cui ogni giovane possa davvero avere le stesse opportunità di crescere, di realizzarsi.

Opportunità di un domani che può essere costruito solo ripensando al ruolo dell’istruzione. La scuola è una palestra di vita e non può limitarsi, come troppo spesso accade, a verificare che i giovani abbiano appreso le nozioni. Al contrario, deve incoraggiarli nella scoperta, anche degli altri, e insegnare il valore delle differenze di cui ciascuno è portatore. Solo così la conoscenza e, più in generale, quello che si impara in classe, può avere un riflesso utile nella vita di tutti i giorni. Limitarsi ancora allo sterile nozionismo vuol dire condannare i giovani d’oggi a non avere gli strumenti per comprendere la complessità del presente e le sue mille sfaccettature. Vuol dire pensare che sia possibile tenerli in un’inutile e dannosa campana di vetro nella convinzione di proteggerli solo perché non siamo in grado di parlare la loro stessa lingua.

L‘ istruzione a tutti i livelli deve inoltre contribuire a sentirsi parte di una comunità fondata sui valori di giustizia sociale e di uguaglianza.

Investire sui giovani significa quindi investire sul futuro di tutti noi. Un domani fatto di speranza, crescita e uguaglianza, non solo di difficoltà del presente. “Le radici devono avere fiducia nei fiori” diceva un’importante pensatrice, il futuro infatti non è un disegno inesorabile, ma è lo spazio del progetto. Un progetto che deve essere anche un patto generazionale.

Ricordiamoci ogni giorno che le sfide del nostro tempo, che i giovani affrontano, non bastano a delinearne la potenzialità. Sono il coraggio, la forza e la capacità di sognare un mondo migliore a essere le vere risorse delle nuove generazioni per costruire un cambiamento reale.

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