Perché Più Uno
In un mondo che ci invita continuamente a sottrarci, a fare un passo indietro, a fare
finta di nulla, “Più uno” risponde alla necessità di fare un passo avanti.
Perché bisogna tornare a credere nel futuro ed esserne responsabili.
Più Uno è un appello a partecipare insieme a un progetto collettivo che parta dall'ascolto delle persone per comprenderne le domande e per costruire insieme le possibili risposte.
Più Uno è la scelta di chi decide di non restare fermo. È quel passo che trasforma l’inerzia in azione e il silenzio in voce. La voce di chi rifiuta l’indifferenza e la rassegnazione.
Più Uno è l’azione di chi comprende che il cambiamento nasce dal contributo di ognuno di noi. È la partecipazione di chi decide di costruire un futuro condiviso e diverso da quello verso il quale ci stiamo dirigendo. È il gesto di chi sceglie di esserci, di mettersi in gioco per provare a fare la differenza.
Più Uno rappresenta il desiderio di una politica che riparta dall’ascolto dei bisogni concreti delle persone e dal coraggio di chi crede che il cambiamento non sia solo possibile, ma necessario.
Di chi crede che sia possibile seminare una diversa idea di società dove nessuno sia messo ai margini, per rispondere all’urgenza di richiesta di giustizia e uguaglianza che rimane spesso inascoltata.
Più Uno è l’invito a vivere il presente senza smettere di sognare, impegnandoci insieme in un disegno di cui tutti siamo parte. Per riscoprire la forza di un progetto collettivo capace di unire, ispirare e cambiare. Per incidere su ciò che ci circonda.
Più Uno è mettersi a disposizione della propria comunità, perché nel bene comune è sempre ricompreso anche il nostro bene individuale. E questa nostra azione quotidiana può essere un mattone per costruire una società più forte e unita.
Più Uno è la volontà di cogliere le opportunità di oggi e di contribuire, con il nostro passo, a un futuro che ci appartiene.
Un Più Uno alla volta.